L'uomo ha bisogno di farmaci

o può guarire da solo?

Dott Paolo Mainardi

di Atlantomed – 21 Agosto 2021

Recenti sviluppi in ambito medico portano alla luce prospettive di presa in cura delle persone in antitesi con il concetto farmaco-cura. Con questo articolo vogliamo esprimere vicinanza al Dott. Mainardi che sta combattendo, nel suo piccolo, una battaglia che ci sta molto a cuore riguardo alle potenzialità intrinseche di guarigione del nostro organismo al quale vengono somministrati alcuni farmaci di cui non ha bisogno.

Alcune di queste somministrazioni sono giustificate da studi scientifici che tengono poco conto della fisiologia umana e nelle quali l'effetto placebo sarebbe preponderante. Quei pochi studi che vanno ad inficiare l'efficienza di una somministrazione farmacologica spesso vengono accantonati o non vengono presi in considerazione. Facciamo riferimento ad alcune interviste rilasciate su Internet dal Dott. Mainardi, laureato in chimica con indirizzo specifico in chimico-fisica, che dagli anni 90', presso le strutture universitarie ed ospedaliere di Genova, si occupa prima di Epilessia, per poi approdare ad un concetto più ampio di patologie correlate ad infiammazioni intestinali croniche.

Egli sostiene che bisogna avere delle idee precise di come funziona un corpo sano per poter agire e ripristinare un corretto stato di salute, altrimenti senza basarsi sulle regole della fisiologia si brancola nel buio proponendo delle terapie di tipo pseudo tribale.

Il Dott. Mainardi studia da anni alcune sierolatte-albumine che secondo recenti studi sarebbero in grado di riattivare meccanismi endogeni di autoriparazione a livello dell'organismo. Queste sieroproteine aumenterebbero di cinque volte la produzione di serotonina e fungerebbero quindi da agente serotoninergico in grado di agire ad esempio sulla depressione, sintomatologia poco indagata, ma con forti interessi commerciali.

Altre patologie come cefalee pediatriche, epilessia, autismi, affaticamento cronico, fibromialgia, Lupus, Sclerosi Multipla, SLA sembrerebbero secondo primi studi nascere a livello intestinale e quindi squilibrare il funzionamento dell'Asse Cervello-Intestino. Secondo Mainardi, ad esempio, la Fibromialgia potrebbe essere imputabile ad un errore nella lettura della soglia del dolore e spesso i pazienti che ne sono affetti soffrono di infiammazione intestinale che viene curata con una corretta dieta alimentare, integratori ed uno stile di vita sano, ripristinando una corretta percezione dolorifica.

In ossequio a quanto affermato precedentemente, ribadiamo quindi l'importanza del concetto di guarigione senza più essere legati al concetto di farmaco che fa guarire. In alcuni studi la risposta al placebo risulta molto alta, come se le persone siano in grado di ripristinare autonomamente, a livello di biochimica, processi di controllo e di riparazione effettivamente già in loro possesso. Il Dott. Mainardi, occupandosi nei suoi studi dell'interazione tra nutrienti e l'Asse Cervello-Intestino, sta cercando di scoprire come riattivare tali processi endogeni attribuendo un ruolo importante a determinate sieroproteine presenti nel colostro materno.

Condividiamo come Centro Atlantomed l'importanza del concetto di guarigione non farmaco dipendente, tanto è vero che, da parecchi anni, facciamo riferimento al termine "autoguarigione" indicando la fase successiva al trattamento di riallineamento della prima vertebra cervicale.

Grazie alla correzione meccanica dell'Atlante, il corpo attiva una fase di autoregolazione e rigenerazione che ripristina una corretta fisiologia di funzionamento di quelle strutture in disfunzione correlate con la posizione della vertebra. L'intero organismo dopo il trattamento acquisisce nel tempo la potenzialità per funzionare al meglio e anche disturbi non collegati spesso si risolvono autonomamente, a volte mediante cambiamenti lenti e progressivi dei quali spesso non ci si rende nemmeno conto.

Dopo la correzione dell'Atlante con il metodo Atlantomed non è possibile stabilire la durata di questa fase di "autoguarigione" che può variare sensibilmente in funzione delle caratteristiche fisiche e mentali specifiche di ogni persona e del suo stato di salute generale. Alcuni individui migliorano in un lasso di tempo brevissimo, altri devono aspettare alcuni mesi per ottenere dei cambiamenti nella sintomatologia. Ci sono anche casi nei quali i disturbi non si riducono affatto, a causa della presenza di altri problemi che pregiudicano questo processo.

Lanciando una provocazione ci chiediamo se la correzione delle vertebra Atlante possa essere uno di quei catalizzatori (come le sieroproteine sopracitate) in grado di riattivare processi endogeni di autoregolazione. Se ciò fosse vero la correzione meccanica dell'Atlante rappresenterebbe quindi uno "starter", un interruttore che il corpo non è in grado di accedere da solo, capace di ripristinare un funzionamento fisiologico delle strutture disfunzionali e capace quindi anche di ottimizzare una comunicazione corretta dell'Asse Cervello-Intestino.

L'apparato digerente, controllato dal sistema nervoso enterico che è costituito dai plessi gangliari ovvero da circa 100 milioni di neuroni (numero simile al quantitativo del midollo spinale) è per lo più indipendente dal sistema nervoso simpatico e parasimpatico, ma è comunque regolato nella sua attività dal SNC tramite, ad esempio, il nervo Vago (sistema parasimpatico). Questa struttura nervosa rappresenta un ponte tra cervello e intestino e nel suo lungo e tortuoso decorso transita proprio in prossimità della vertebra Atlante la cui posizione potrebbe influenzarne ed alterarne la funzionalità mediante pressioni indebite.

Potrebbe essere quindi verosimile che le infiammazioni intestinali di cui parla il Dott. Mainardi possano essere in qualche modo correlate anche ad una errata regolazione intestinale causata da una disfunzione vagale causata a sua volta da un Atlante non allineato. Tale ragionamento non è supportato da evidenze scientifiche, ma presenta una chiave di lettura interessante su cui riflettere per poter comprendere meglio il funzionamento del nostro corpo e le complesso interazioni che concorrono a creare un buono stato di salute. La correzione della vertebra Atlante con il metodo Atlantomed ha permesso a tantissime persone di interrompere consumi farmacologici che duravano da parecchi anni e che erano stati prospettati come unica terapia possibile per quella particolare sintomatologia; siamo quindi orgogliosi di rappresentare un'alternativa non farmacologica, ma che cerca di risolvere la causa dei disturbi piuttosto che spegnere solo i sintomi.

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