Vertigini – capogiri – giramenti di testa
Si stima che in Italia 6 milioni di persone soffrano di disturbi dell'equilibrio come le vertigini. Quindi, se sei tra queste, sappi che non sei solo.
Seguendo il principio secondo cui la scienza si basa su osservazione e deduzione, se ogni qualvolta che esamini il collo di una persona afflitta da vertigini, riscontri contratture muscolari estreme sempre nelle stesse fasce muscolari, sarebbe irragionevole dedurre che le vertigini possano essere correlate alla tensione muscolare? Se le vertigini scompaiono nell'80% dei casi, non appena queste contratture muscolari vengono allentate e la prima vertebra cervicale viene corretta, è forse sbagliato affermare che l'80% dei casi di vertigini ha un'origine puramente meccanica?
Lasciati porre questa domanda: se la causa di un problema ha l'80% di probabilità di essere A e solo il 20% di essere B, quale controlleresti per prima, seguendo la logica? A o B?
E se ti facessi notare che la prassi medica è quella di cominciare da B, sottoponendoti a esami costosi e talvolta invasivi, omettendo completamente di indagare su A, per poi affermare, alla fine delle loro indagini, che non emerge nulla di rilevante e che la causa del disturbo è sconosciuta o psicosomatica? Dopo aver sostenuto costi ingenti e aver perso molto tempo in esami praticamente inutili, ti ritrovi immancabilmente con la solita scatola di pastiglie in mano, da assumere prima o dopo i pasti, nel tentativo di alleviare i sintomi di una causa non identificata. Hai già fatto anche tu questa esperienza?
Facciamo un esempio: ti accorgi che la tua autovettura reagisce male e che specialmente in curva tende a sbandare. Decidi di portarla in officina, avendo notato che una gomma è a terra. Anche se il problema del pneumatico è più che ovvio, il meccanico inizia a misurare i parametri del motore per poi cominciare a smontarlo. Non penseresti che costui possa essere pazzo o quantomeno incompetente? Dopo settimane di test eseguiti sul motore, il meccanico FINALMENTE realizza che il problema potrebbe essere il pneumatico, ma dichiara di non avere gli strumenti per ripararlo, quindi ti restituisce la vettura, insieme ad una fattura spropositata. Tu cosa penseresti? Eppure, questo è esattamente ciò che accade nella prassi medica, applicata non solo alle vertigini ma anche a molti altri sintomi.
L'80% dei casi di vertigini e disturbi dell'equilibrio sono direttamente o indirettamente di origine MECCANICA, eppure il medico tenta di risolverli con la CHIMICA. Come dice il detto? "Se l'unico strumento che hai è un martello, inizierai a trattare tutto come fosse un chiodo".
Il medico, non essendo un meccanico, viene addestrato a trattare i disturbi con un approccio chimico, diventando un efficace promotore di farmaci per le aziende farmaceutiche. Quando i farmaci non funzionano, come spesso accade, propone un intervento "meccanico", che di solito significa chirurgia, con il taglio e la rimozione di parti del corpo. Questo risolve il problema? Ovviamente no, altrimenti non avremmo la maggior parte della popolazione che continua a convivere con malattie croniche nonostante l’uso costante di farmaci.
Sebbene questo modo di procedere è altamente redditizio per la cricca medica e farmaceutica, è tutt'altro che soddisfacente per TE, che rimani il paziente sofferente. Eppure, questa risulta la prassi medica consolidata!
Non pensi che sarebbe molto più logico e sensato intervenire prima sulla causa A, con una probabilità di successo dell'80% e passare a B solo se A non dovesse funzionare?
Perché vertigini e giramenti di testa?
La colonna cervicale alta ospita la maggior parte dei propriocettori, terminazioni nervose specializzate nel percepire l'orientamento del corpo in relazione allo spazio circostante. In sinergia con l'organo dell'equilibrio e la vista, i propriocettori consentono alla testa e al corpo di orientarsi in modo stabile e sicuro nello spazio circostante. Se i propriocettori inviano segnali falsati e contraddittori, ne risulta una errata percezione del movimento dell'ambiente circostante. Ecco la sensazione che tutto intorno stia girando, un'esperienza familiare a chi soffre di vertigini, capogiri e giramenti di testa.
Il meccanismo responsabile dell'equilibrio è molto dinamico. Molteplici stimoli e informazioni vengono acquisiti ed elaborati simultaneamente, al fine di controllare correttamente le catene muscolari coinvolte, in modo che il corpo rimanga in equilibrio rispetto allo spazio circostante e alla gravità terrrestre.
Alla regolazione statica automatica dell'equilibrio, si affianca la regolazione coordinata dei movimenti dinamici volontari.
La stabilità e la relativa sensazione di equilibrio, sono il risultato di un sofisticato bilanciamento di forze. Quando queste forze non agiscono in modo sincronizzato e coordinato, sorgono scompensi che portano a una sensazione di instabilità, giramenti di testa, vertigini e in casi estremi a un completo disorientamento spaziale, che può culminare in uno svenimento improvviso. Come avviene tutto questo?
Il meccanismo di regolazione dell'equilibrio, ancora non del tutto compreso, dipende da una molteplicità di input sensoriali. Se, per qualsiasi motivo, questi input non raggiungono il sistema nervoso per essere elaborati, l'organismo non sarà in grado di generare una risposta neurologica adeguata per mantenere l'equilibrio dell'intero apparato muscolo-scheletrico.
Se vogliamo fare un esempio facilmente comprensibile, possiamo paragonare l'equilibrio del corpo umano al funzionamento di un navigatore GPS, che sicuramente tutti conoscono: l'ubicazione del proprio navigatore satellitare GPS sul globo terrestre viene determinata calcolando la distanza relativa di almeno 3 satelliti.
Se il ricevitore satellitare è in grado di ricevere il segnale GPS da diversi satelliti, allora la posizione viene calcolata in modo preciso; se invece per qualche ragione il segnale della maggior parte dei satelliti viene a mancare, la navigazione diventa progressivamente più incerta. Se si perde anche il segnale degli ultimi 3 satelliti, allora il navigatore GPS non sarà più in grado di orientarsi! Paragonando questa situazione al corpo umano, equivale a una condizione di svenimento.
Accertamenti medici per vertigini, giramenti di testa, capogiri e disturbi dell'equilibrio
Quando un paziente lamenta vertigini, giramenti di testa, capogiri o perdita di equilibrio, esistono diversi esami medici che possono essere eseguiti. Innanzitutto, si misura la pressione sanguigna e se questa risulta normale, il paziente viene indirizzato ad uno specialista di orecchio, naso e gola, noto come otorinolaringoiatra, che cerca eventuali infezioni alla gola o all'orecchio, poiché l'organo dell'equilibrio è collegato all'orecchio interno e un'infiammazione in questa zona, può avere ripercussioni negative sull'equilibrio. Inoltre si eseguono test per distinguere tra vertigini di origine centrale o periferica, ad esempio vertigini rotatorie, vertigini oscillatorie o vertigini vertebrogeniche (che hanno origine dalla colonna vertebrale).
A volte il disturbo dell'equilibrio può derivare dallo spostamento dei cosiddetti otoliti /statoliti. Si tratta di piccoli "sassolini" all'interno del sistema uditivo, che possono venire riposizionati con manovre appropriate.
Se gli esami non portano ad una diagnosi conclusiva, il paziente viene indirizzato ad un oftalmologo (specialista degli occhi) per ulteriori accertamenti, dal momento che la vista gioca un ruolo molto importante nell'equilibrio. Qualora anche questa visita non evidenziasse anomalie, solitamente si procede con una risonanza magnetica per esaminare il cervello alla ricerca di possibili tumori o alterazioni. Se anche questo esame rimane senza esito, il paziente viene dichiarato strutturalmente sano dal punto di vista medico.
Dopo questa lunga e onerosa trafila, che nella maggior parte dei casi resta senza esito, si procede con la somministrazione di una qualche cura farmacologica, che a volte produce qualche giovamento iniziale. Ad ogni modo, la medicina riesce raramente ad identificare una vera causa che spieghi le vertigini del paziente. Dopo aver generosamente foraggiato il sistema, il giro in giostra solitamente si conclude con la frase: "deve imparare a convivere con le sue vertigini e i suoi disturbi dell'equilibrio", a meno che le vertigini nel frattempo non si siano risolte spontaneamente, come talvolta accade.
Ci sono casi in cui il disturbo diventa talmente grave, che oltre alle vertigini, i giramenti di testa e la sensazione di insicurezza nei movimenti, il paziente sviluppa una crescente insicurezza emotiva. Questo porta la persona a ritirarsi dalla vita sociale e spesso perfino ad abbandonare il lavoro, specialmente se si tratta di una professione in cui l'equilibrio ha la sua importanza.
Come mai soffri di vertigini ricorrenti, anche se il medico non trova nessuna causa organica che le giustifichi?
Troppo spesso le vertigini vengono ingiustamente attribuite alla psiche, anche se in realtà questa non c'entra nulla, se non come conseguenza collaterale! Da dove derivano allora queste vertigini, i giramenti di testa e il senso di insicurezza o di ovattamento nei movimenti, che tormentano così tante persone?
Vertigini e giramenti di testa: cambia il tuo punto di vista!
Come già spiegato, la funzione dell'equilibrio è estremamente dinamica e complessa, con una moltitudine di informazioni che devono essere processate simultaneamente. Se gli impulsi e i dati essenziali per regolare l’equilibrio arrivano in ritardo, arrivano falsati o non giungono affatto, il cervello, al pari di una calcolatrice tascabile, eseguirà operazioni basate su valori errati o mancanti e il risultato prodotto sarà inevitabilmente sbagliato.
Nota bene: la calcolatrice non è difettosa, ma semplicemente vengono inseriti valori sbagliati nel calcolo!
L'Atlante è posizionato anatomicamente nelle immediate vicinanze dei vasi che approvvigionano anche l'organo dell'equilibrio, lo stesso vale per i condili mandibolari. Se una, o peggio ancora, entrambe queste ossa risultano permanentemente spostate rispetto alla loro posizione ideale, vanno ad invadere lo spazio riservato alle altre strutture anatomiche circostanti, come vasi sanguigni, nervi e vie linfatiche che alimentano l'organo vestibolare.
Nelle persone afflitte da vertigini o da sensazioni di sbandamento, si constata immancabilmente un estremo indurimento dei muscoli del collo, che spesso si estende alle spalle, proprio dove si trovano l'80% dei propriocettori dell'equilibrio.
Cosa pensi che accada agli impulsi e alle informazioni, necessariamente, devono transitare attraverso fasci nervosi compressi da muscoli estremamente tesi? È possibile che vengano alterati?
Pretendere che il sistema dell'equilibrio funzioni correttamente nelle condizioni descritte, con strozzature presenti ovunque, sarebbe come aspettarsi che la tua televisione ti permetta di guardare la partita senza interferenze, anche se schiacci o tagli il cavo dell'antenna con le pinze.
A volte le vertigini e i capogiri si risolvono immediatamente dopo il trattamento di correzione della prima vertebra, anche grazie al massaggio accurato della muscolatura circostante, effettuato durante la seduta Atlantomed. In altri casi invece, le vertigini o i capogiri si attenuano o scompaiono gradualmente nel tempo, una volta completato il processo di rigenerazione durante il quale il corpo provvede agli adattamenti necessari.
Uno studio mostra che con Atlantomed si ottiene un risultato positivo nell'82% dei casi di vertigine, di cui 29% sperimentano la remissione completa del disturbo mentre nel restante 53% gli attacchi di vertigine diminuiscono in frequenza e/o intensità.
Sindrome di Ménière
La sindrome di Ménière è un insieme di sintomi che il medico Prosper Ménière ha per primo descritto e a cui è stato attribuito il suo nome.
I pazienti a cui era stata diagnosticata la sindrome di Ménière, dopo il trattamento con Atlantomed si sono resi conto che i loro disturbi non erano dovuti ad una "strana sindrome", ma piuttosto allo squilibrio causato da un Atlante disallineato e da una muscolatura eccessivamente indurita, che ostacolava la libera circolazione dei liquidi. Questo squilibrio è facilmente risolvibile, tramite la correzione delle vertebre cervicali e può avere come conseguenza la scomparsa della temuta sindrome!
Svenimenti improvvisi – sincope vaso-vagale
L'esperienza mostra come molte persone soggette a mancamenti e svenimenti improvvisi senza una causa apparente, soprattutto quando piegavano il collo all'indietro, hanno smesso di avere tali episodi dopo il trattamento Atlantomed.
Questo risultato è attribuibile alla liberazione dell'arteria vertebrale dalla compressione anomala a cui era sottoposta da parte dell'Atlante durante il movimento all'indietro del collo e dalla cessazione della stimolazione abnorme del nervo vago, come descritto nella pagina dedicata alle conseguenze sul sistema nervoso.
E per concludere...
Al primo approccio, molte persone rimangono incredule leggendo questo sito, in particolar modo quando guardano le interviste in cui le persone raccontano la loro storia. Dopo anni di sofferenza e indottrinamento medico, ciò che leggono qui può sembrare fantascienza. Eppure è tutto vero e 10.000 testimonianze in diverse lingue lo confermano.
Alcuni si domandano perché, se il metodo è così valido, i medici non lo adottino? Ci sono due ragioni principali per questo: la prima è che noi ci rifiutiamo di mettere il nostro metodo nelle mani di un sistema profondamente corrotto e marcio fino al midollo, dove il profitto viene prima della salute delle persone. La seconda è che la medicina convenzionale non è interessata a metodi risolutivi; il paziente deve continuare a rimanere paziente. Forse non è un caso che venga definito "paziente" proprio perché la pazienza è l'attitudine principale richiesta, dato che difficilmente potrà vedere risolti i suoi disturbi in modo definitivo.
E se ti chiedi perché non ci sono Centri Atlantomed in Italia, la risposta è semplice: non ci sono per la tua tutela!
Siamo rimasti disgustati, dopo aver conosciuto oltre 50 "professionisti" italiani che si erano candidati per un nostro corso (senza neanche leggere attentamente il nostro sito) e che dopo aver appreso come il trattamento risultava nella maggior parte dei casi "definitivo", ci facevano notare, inorriditi, come non fosse una buona pratica quella di "guarire definitivamente il paziente". Questo perché guarendo, avrebbe smesso di essere paziente e di generare profitto regolarmente.
Ci consigliavano persino di ridurre la durata delle sedute a 30 minuti anziché 2 x 75 minuti, per incrementare i guadagni. Tutto ciò veniva suggerito prima ancora di conoscere i risultati del metodo e senza sapere cosa venisse realmente fatto durante le due sedute.
Dal nostro punto di vista, affermazioni di questo genere, provenienti da persone preposte a occuparsi della salute altrui, sono gravissime. Abbiamo purtroppo dovuto constatare che nella sanità italiana questo atteggiamento rappresenta una prassi consolidata, sintomo di un fallimento sociale e di una preoccupante perdita di quell'umanità che dovrebbe differenziarci dagli animali.
Tu affideresti il tuo metodo, sviluppato con tanta dedizione e impegno, a personaggi senza etica del genere? In cosa pensi verrebbe trasformato, una volta nelle loro mani, se non in qualcosa di inefficace, al pari delle pratiche e manipolazioni che loro usano attualmente? Forse ora comprenderai anche il motivo delle critiche gratuite e infondate che ci vengono rivolte da alcuni sedicenti "esperti" del settore.
Videointerviste VERTIGINI
Guardando qualche video intervista o leggendo le molte testimonianze di persone trattate con Atlantomed, ti renderai conto di due aspetti:
opinioni dopo il riallineamento dell'Atlante
Alcune recensioni dal forum
- Antonio: Soffrivo da 2 anni di vertigini e sbandamenti
- Maria Teresa: Vertigini inspiegabili risolte!
- Ottavio: Attacchi vertiginosi: MIGLIORATA QUALITÀ DI VITA
- Barloggio Franco: Vertigini, giramenti di testa e labirintite: NUOVA VITA
- DanielaB: Vertigini: ho ripreso la mia vita!
- @ALEX@: Vertigini: Sparito tutto in circa 30 giorni
- MaTi: Vertigini sparite
- Altre testimonianze: vertigini - giramenti di testa
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Letteratura scientifica vertigini
scritto da: Alfredo Lerro