Mal di testa e mandibola:
il legame che non ti aspetti
di Atlantomed – 11 Aprile 2025
Ti capita di soffrire di mal di testa localizzati alle tempie o al viso? Magari accompagnati da dolori cervicali, rumori articolari o difficoltà nell’aprire la bocca? Potrebbe non trattarsi di una semplice cefalea, ma di un disturbo temporo-mandibolare (DTM), un problema tanto diffuso quanto sottovalutato.
Il mal di testa e i disturbi legati alla mandibola sono spesso connessi, ma pochi ne comprendono il legame profondo. Se soffri di cefalee frequenti e hai notato problemi come una mandibola spostata o una malocclusione dentale, potresti essere di fronte a una disfunzione cranio-cervico-mandibolare (DCCM).
Il legame tra mal di testa e mandibola
La malocclusione dentale e la posizione scorretta della mandibola rispetto al cranio possono influenzare negativamente la postura e causare tensioni muscolari che si riflettono in dolori al collo e alla testa. In particolare, una mandibola disallineata può esercitare una pressione anomala sull'articolazione temporo-mandibolare (ATM), contribuendo all'insorgenza di cefalee e altri disturbi.
Ma cosa fa l’articolazione temporo-mandibolare?
L’ATM è una piccola articolazione, ma con un ruolo enorme: ci permette di masticare, parlare, deglutire e perfino respirare correttamente. La mandibola è un osso "semi-sospeso", in continuo movimento ed equilibrio. Per questo motivo, ogni alterazione può avere un impatto su tutto il corpo, influenzando postura, equilibrio e perfino la qualità del sonno.
Il nervo trigemino, che gestisce buona parte della sensibilità del volto, ha tre diramazioni. Una di queste, quella oftalmica, raggiunge anche le meningi, contribuendo alla comparsa del dolore. Ecco perché in certi casi si parla di nevralgia del trigemino.
Quando il mal di testa parte... dalla mandibola
Il dolore da disturbo temporo-mandibolare (DTM) è un tipo particolare di cefalea, trasmesso principalmente dal nervo trigemino. Questo nervo è strettamente connesso all’articolazione temporo-mandibolare (ATM), ai muscoli masticatori e alle strutture craniche. In medicina si parla spesso di disfunzione cranio-cervico-mandibolare (DCCM), proprio per indicare la complessa rete di relazioni tra testa, collo e mandibola.
Le cefalee, in generale, si dividono in due categorie:
- primarie, come l’emicrania;
- secondarie, cioè causate da un’altra condizione, come nel caso di disfunzioni cervicali o dell’ATM.
Nel caso del DTM, ci troviamo di fronte a una cefalea secondaria, spesso accompagnata da tre segnali tipici:
- dolore o rigidità all’articolazione, irradiato a testa e viso;
- click o scrosci quando apri o chiudi la bocca;
- limitazione dei movimenti mandibolari, come difficoltà a masticare, sbadigliare o parlare.
Sintomi da non sottovalutare
Oltre al mal di testa e ai tre sintomi precedenti, potresti avvertire altri disturbi che all'apparenza possono non essere correlati ad una DCCM, come:
- dolori cervicali
- vertigini o senso di instabilità
- acufeni o ronzii alle orecchie
Cause comuni della DCCM
Le cause possono essere molteplici e spesso interconnesse:
- malocclusione dentale: un allineamento scorretto dei denti può alterare la posizione della mandibola;
- bruxismo: digrignare i denti, soprattutto durante il sonno, sovraccarica l'ATM;
- stress: tensione emotiva che porta a contrazioni muscolari involontarie;
- postura scorretta: può influenzare l'equilibrio dell'intero sistema muscolo-scheletrico;
- abitudini scorrette: rosicchiare le unghie o masticare solo da un lato;
- traumi come colpo di frusta cervicale o cadute;
- disfunzione Atlanto-occipitale: un disallineamento delle prime due vertebre cervicali può influenzare negativamente la muscolatura temporo-mandibolare.
Diagnosi e trattamento: a chi rivolgersi?
Il medico di base può offrirti una prima valutazione, ma è lo gnatologo (dentista specializzato nello studio delle funzioni della mandibola, in particolare dei suoi movimenti, della masticazione e della postura correlata) a individuare l’origine del problema legato all’ATM. In alcuni casi, può essere utile consultare anche un fisioterapista, osteopata o uno specialista dell’Atlante (la prima vertebra cervicale), se si sospettano disfunzioni cervicali associate.
Esistono test specifici per individuare deviazioni mandibolari e disfunzioni dell'ATM. Il trattamento di risoluzione di questi disturbi non si limita alla mandibola, ma può includere:
- terapie manuali: per rilassare e riequilibrare la muscolatura coinvolta;
- bite o placche occlusali: dispositivi che aiutano a correggere la posizione mandibolare e alleviare la tensione sull'ATM;
- lavori odontoiatrici mirati al recupero di una corretta occlusione dentale;
- esercizi di rieducazione da fare a casa, davanti allo specchio, per correggere i movimenti mandibolari;
- lavoro su zone correlate: rachide cervicale, torace, diaframma.
Tra le tecniche utilizzate:
- trattamento del muscolo sternocleidomastoideo;
- mobilizzazione della fascia cervicale media;
- manipolazioni extraorali del massetere;
- lavoro sul temporale e sfenoide;
- correzione delle prime due vertebre cervicali.
L'importanza della correzione dell'Atlante
Un Atlante (prima vertebra cervicale) disallineato può aggravare problemi di malocclusione e contribuire ai sintomi della DCCM.
Contratture muscolari che derivano dal disallineamento dell'Atlante e dalla deviazione mandibolare, sono infatti fattori che determinano tensioni asimmetriche con conseguente danno posturale e relativi disturbi.
Le recenti evidenze hanno dimostrato come la correzione dell'Atlante possa avere effetti positivi sull'allineamento della mandibola e sulla postura generale. In particolare, malocclusioni dentali lievi possono risolversi spontaneamente in seguito al riallineamento dell'Atlante.
La correzione dell'Atlante, oltre a favorire la scomparsa di questa cefalea di origine temporo-mandibolare, è molto utile anche alla risoluzione dei mal di testa cervicogenici (di origine cervicale), vedi qui.
Conclusione
La cefalea legata a un disordine temporo-mandibolare è più comune di quanto si pensi. Non intervenire in maniera diretta sulle cause scatenanti può significare convivere a lungo con dolore, rigidità e limitazioni.
Il mal di testa può essere il campanello d'allarme di una disfunzione più complessa legata alla mandibola e alla postura. Riconoscere i sintomi e rivolgersi a professionisti qualificati è il primo passo per intraprendere un percorso risolutivo efficace e migliorare la qualità della vita.
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