Appare profondamente dispiaciuta per questa situazione, soprattutto perché sente di deludere i genitori che hanno fatto tanti sacrifici per permetterle di proseguire gli studi.
Continua il discorso raccontandomi che durante il primo anno di università aveva ottenuto ottimi voti, riuscendo a sostenere tutti gli esami nei tempi previsti. Poi, purtroppo, aveva avuto uno stupido incidente automobilistico mentre era con il suo ragazzo. Inizialmente sembrava non esserci stata alcuna conseguenza seria, ma con il passare delle settimane aveva iniziato a manifestare fastidiosi disturbi, primo fra tutti un forte mal di testa accompagnato da una continua tensione cervicale.
La ragazza prosegue il suo racconto spiegandomi che inizialmente riusciva ad alleviare i sintomi per qualche ora assumendo antinfiammatori e antidolorifici, ma il miglioramento era solo temporaneo. Poco dopo, infatti, i dolori tornavano costanti e intensi come prima, influenzando sempre più la qualità della sua vita. Con il tempo, questa situazione aveva iniziato a diventare molto frustrante, perché nonostante le cure farmacologiche, faticava sempre più a mantenere il ritmo negli studi e nelle attività quotidiane.
Dopo aver scattato le foto posturali, diventa evidente che il corpo della ragazza assume una posizione antalgica: la testa risulta anteriorizzata e la naturale curvatura cervicale è praticamente assente. Eseguo il trattamento e le raccomando di avere pazienza, spiegandole che il suo corpo avrà bisogno del tempo necessario per adattarsi e ritrovare gradualmente una postura corretta ed equilibrata.
Seconda seduta
Al suo ritorno per la seconda seduta, la ragazza mi racconta con entusiasmo di stare decisamente meglio: il mal di testa è diventato sporadico, limitato solo a quando trascorre molte ore consecutive a studiare a testa china sui libri. Nel frattempo, è riuscita a sostenere con successo un esame universitario ottenendo un ottimo voto, e ha finalmente ripreso a uscire serenamente con gli amici. Quando le chiedo se stia ancora assumendo farmaci per il mal di testa, riflette per un momento e risponde: "forse solo in un paio di occasioni, ma non mi ricordo bene".
Nelle foto posturali di controllo, la testa della ragazza appare ora ben allineata e perpendicolare alla colonna vertebrale, lo sguardo è dritto davanti a sé e il baricentro si è riequilibrato. "Adesso sei dritta!" le dico soddisfatta. Consiglio alla mia giovane cliente di non stare troppo tempo con il collo fermo nella stessa posizione, ma di imporsi ogni tanto una piccola pausa. Lei sorride e mi ringrazia. Mi confida che ora si sente finalmente in grado di affrontare serenamente gli studi, desiderosa di laurearsi sia per gratificare se stessa che per ripagare i sacrifici fatti dai suoi genitori. Conclude con una frase che mi colpisce molto: "sai… avevo la sensazione di buttare via gli anni migliori della mia vita".
Daniela