Il più delle volte, questi individui si lanciano in dissertazioni prive di fondamento e completamente estranee al lavoro che da anni portiamo avanti, dimostrando chiaramente di non aver neppure letto le pagine del nostro sito e di non avere la minima idea di cosa facciamo.
Ci chiedono di produrre studi scientifici, invitando a credere solo a essi, dimenticando che, a ogni livello, gli stessi vengono spesso falsificati. Atlantomed, invece, non vede la necessità di dover presentare studi scientifici o di dimostrare alcunché, poiché i risultati del nostro lavoro e le persone a cui Atlantomed ha cambiato la vita parlano da soli, con percentuali di successo nell’ordine dell’80%. Con risultati del genere, ben lontano dall'effetto placebo, riteniamo superfluo perdere tempo ed energie nel tentativo di convincere gli scettici (Aggiornamento 2025: abbiamo superato le 10.000 testimonianze).
Affermano di fare le stesse cose che facciamo noi, sostenendo di essere gli unici abilitati a farlo, pur non avendo la minima idea di ciò che realmente facciamo. Forse, nel partorire questi deliri, suppongono che gli specialisti Atlantomed siano salumieri o idraulici, ignorando che, prima di lavorare con Atlantomed, un professionista deve già essere fisioterapista, osteopata o medico. Così facendo, non si rendono conto di arrivare persino a insultare i loro stessi colleghi.
Insinuano che il nostro metodo sia pericoloso senza neppure conoscerne le dinamiche, mentre le uniche cose realmente pericolose sono la loro ottusità e la pervicacia con cui si ostinano a seguire regole e principi che non funzionano, tentando di imporli anche a noi. Eppure, sono proprio quei metodi a produrre i fallimenti che ci vengono raccontati ogni giorno dalle persone che si rivolgono ad Atlantomed, molte delle quali affermano: "ho fatto fisioterapia per anni, ma non è servita a nulla, stavo meglio per qualche giorno e poi ricominciava tutto daccapo".
Ecco, proprio in quel "nulla" è racchiuso il fulcro della questione. Noi, con il nostro lavoro, otteniamo risultati concreti, testimoniati dalle dichiarazioni di migliaia di persone che hanno sperimentato il trattamento. Loro, invece, con i loro studi scientifici, le loro regole e i principi inculcati durante la formazione, producono in gran parte una sequela di fallimenti, raccontati sistematicamente da chi si rivolge a noi dopo aver provato inutilmente altre strade.

Proprio per questa ragione continueremo ad andare avanti per la nostra strada, con i nostri metodi e le nostre regole (dal momento che siamo a casa nostra), che ci stanno dando grandi soddisfazioni e ottimi risultati. Non ci curiamo delle critiche strumentali né di chi vorrebbe imporci metodiche che non ci appartengono. Le persone che vogliono informarsi sul web, così come quelle che sperimentano le varie terapie, non sono stupide, e siamo convinti che sappiano distinguere perfettamente chi è il professionista e chi il ciarlatano della situazione. A differenza di costoro, noi ci occupiamo delle cause, non dei sintomi, ben sapendo che una volta eliminata la causa, il paziente avrà la possibilità di guarire da solo.
Preferiamo lasciare ai cultori del "nulla" lo sporco mestiere di gettare fango sul web contro chi è oggetto della loro invidia, semplicemente perché ottiene risultati che loro non riescono a raggiungere. La soddisfazione della maggior parte di coloro che hanno sperimentato e continuano a sperimentare il metodo Atlantomed nelle nostre strutture è la risposta migliore alle insinuazioni, alla prepotenza e all'arroganza di chi, roso dall'invidia, tenta di arrampicarsi sui vetri per nascondere quel "nulla" che rimarrà comunque la sua unica vera carta d’identità.

Il patetico caso Monteleone
Anni fa, un professore (a cui strapperei il diploma seduta stante), rispose a un utente sul più grande forum di fisioterapia in Italia. L’utente chiedeva come fosse possibile spiegare i risultati ottenuti da Atlantomed, e la risposta di questo "accademico" fu sorprendente: invece di analizzare la questione in modo oggettivo, suggerì di lasciare recensioni false sulle nostre pagine per abbassarne il punteggio.
Il sedicente Monteleone, anziché affrontare un confronto basato sui fatti e sui risultati, incitò apertamente un’azione diffamatoria organizzata. Peccato che i nostri fisioterapisti, anch’essi iscritti a quel forum, intercettarono il suo messaggio, smascherando così l’ennesimo tentativo di screditarci con mezzi scorretti.
Ti sembra un comportamento accettabile da parte di una persona che si fregia del titolo di professore e che, in teoria, dovrebbe insegnare agli altri come aiutare i pazienti?
Su invito di Monteleone molti si misero d'accordo e una sera arrivarono in massa a massacrarci di recensioni false e insulti gratuiti nel goffo tentativo di gettare discredito sul nostro operato.
L’invidia è una brutta bestia. Non a caso è annoverata tra i sette peccati capitali.