Costipazione
una storia comune più di quanto immagini
di Atlantomed – 29 Maggio 2025
Ti è mai capitato di sentirti gonfio, appesantito, come se qualcosa non volesse proprio "andarsene"? E magari passano giorni, e niente. Nessuna novità dal tuo intestino. Tranquillo, ci siamo passati in tanti. Quella sensazione spiacevole ha un nome ben preciso: costipazione, o stitichezza se preferisci. E non sei solo.
Sai che, secondo alcune ricerche internazionali, oltre il 15% della popolazione mondiale soffre regolarmente di questo problema? In certi Paesi si arriva anche al 30%. Non è esattamente un argomento da pausa caffè, ma forse dovrebbe esserlo, perché se ne parla troppo poco e male.
Quanti tipi di stitichezza esistono?
Lo scoprii un po’ per caso, quando iniziai a informarmi sul serio dopo l’ennesima settimana con l’intestino “bloccato”. Esistono tre principali tipi di costipazione, e identificarli può fare la differenza:
- quella semplice: che arriva ogni tanto, magari dopo un viaggio, un cambiamento di dieta o un periodo stressante;
- quella acuta: più seria, che compare all’improvviso e può nascondere qualcosa di più importante;
- quella cronica: la più subdola, che ti accompagna giorno dopo giorno, facendoti sentire sempre gonfio, scomodo e spesso anche irritabile.
I segnali da non sottovalutare
Nel mio caso era tutto iniziato con il solito “sarà solo stress”, ma poi notavo che:
- andavo in bagno pochissimo (tipo due volte a settimana)
- le feci erano dure, secche e difficili da espellere
- ogni volta era una lotta, con tanto di dolore
- mi sentivo sempre gonfio, come se non mi fossi mai davvero liberato
Insomma, stavo vivendo con una sensazione di blocco costante.
I classici rimedi... (che non sempre funzionano)
Come spesso accade, ho cominciato a fare tutte le "mosse standard":
- più fibre (un benvenuto a prugne e cereali integrali!)
- litri e litri d’acqua
- camminate, yoga, movimenti del bacino (ti giuro)
- qualche lassativo occasionale
- momenti di respiro profondo per calmare lo stress
A volte funzionava, ma non era mai una vera svolta. E mi chiedevo: "Possibile che, nonostante tutto questo, ancora niente?". Ed è lì che ho iniziato a scavare un po’ più a fondo.
E se c’entrasse la cervicale?
Lo so, sembrerà assurdo ma questa storia sconvolse anche me quando la sentii: un giorno, parlando con un’amica che aveva avuto il mio stesso problema, mi confidò di aver risolto "magicamente" dopo essersi sottoposta ad un particolare e innovativo trattamento cervicale. Sì, proprio la cervicale che tutti immaginiamo non aver nulla a che fare con il tratto intestinale. Ebbene, è venuto fuori un concetto nuovo per me: il disallineamento dell’Atlante. No, non il libro con le carte geografiche, ma la prima vertebra cervicale.
Mi spiegò che se questa vertebra è fuori asse, può comprimere, irritare e insomma influenzare negativamente il nervo vago, il decimo nervo cranico più lungo e importante del sistema nervoso parasimpatico, che tra i vari compiti ha anche (guarda caso) quello di controllare i movimenti intestinali nella fase digestiva.
Sì, perché il nervo vago, attraversa proprio quell’area e se c’è una disfunzione, la motilità dell’intestino può rallentare. E così anche il transito delle feci.
Ovviamente possono esserci anche altre cause o concause a una costipazione cronica, non si riducono tutti i casi al disallineamento dell'Atlante, ma sicuramente l'esperienza della mia amica mi aprì gli occhi…
La correzione dell’Atlante: un approccio diverso
Queste nuove informazioni mi fecero accendere la lampadina! Stanco di quella mia costipazione cronica decisi di fare anch'io questo tentativo con un approccio fuori dallo standard.
Prima di parlarne con la mia amica non sapevo nemmeno che esistesse l'Atlante, ma poi ho scoperto che oltre al ruolo fondamentale e all'importanza di una corretta posizione dell'Atlante, esiste anche una tecnica rivoluzionaria e sicura che si distingue da quello che siamo abiutati a pensare come trattamento cervicale. Un modo di procedere completamente nuovo e con risultati che mi hanno lasciato a bocca aperta. Il riportare l’Atlante nella sua posizione corretta è stato come fare un “reset” posturale.
Ovviamente, non è magia, ma ti posso dire che, dopo quel trattamento, ho notato dei miglioramenti. Non immediati, ma graduali: tutta la mia muscolatura e i movimenti del mio corpo erano diventati sciolti e leggeri e con il passare dei giorni i risultati dal punto di vista intestinale non sono tardati ad arrivare. Finalmente l’intestino aveva ripreso a funzionare con più regolarità, senza forzature.
Il messaggio finale
Se ti ritrovi anche solo in parte in questa storia, sappi che esistono tante cause alla stitichezza e tanti modi per ripristinare la regolarità intestinale, ma se in fondo persiste una disfunzione "meccanica" come un disallineamento dell'Atante che va a perturbare l'attività del nervo vago, allora i classici rimedi saranno probabilmente utili solo per brevi periodi e dovrai continuare a convivere con una stitichezza cronica. La costipazione, lo sappiamo, è fastidiosa, ma non invincibile. E magari, la soluzione che fa per te non è così lontana come pensi.
Approfondisci di più su come funziona la correzione dell'Atlante.