I disturbi vengono spesso ingiustamente attribuiti a stati ansiosi o allo stress e affrontati con terapie farmacologiche che, tuttavia, potrebbero non essere sufficienti a risolvere il problema alla radice.
Le frequenti e costanti sensazioni di instabilità possono avere un impatto significativo non solo sulla qualità di vita di chi ne soffre, ma anche sul suo stato emotivo e psicologico. Basta immaginare di essere al volante di un’auto o in cucina ad affettare il pane e, all’improvviso, perdere l’equilibrio o essere colti da un capogiro: una situazione del genere può diventare pericolosa sia per sé stessi che per chi si trova nelle vicinanze.
Dopo aver escluso le possibili cause mediche di questi disturbi, come patologie vestibolari dell’orecchio interno, disfunzioni dell’apparato circolatorio, neurologico, gastrointestinale ed ematologico, il metodo Atlantomed – come ben riportato nel sito internet – si concentra sulla cervicale, in particolare sulla prima e sulla seconda vertebra Atlante, che possono giocare un ruolo fondamentale in queste condizioni.
Oggi vi racconto la storia di una giovane studentessa che da mesi soffriva di giramenti di testa. All'inizio gli episodi erano sporadici, ma ogni volta lo sgradevole senso di instabilità e paura si prolungava per interminabili minuti.
In un primo momento attribuiva questi episodi a una possibile problematica di ipotensione, poiché si manifestavano soprattutto nel passaggio dalla posizione supina o seduta a quella eretta. Tuttavia, un giorno, facendo delle ricerche su Internet, si è imbattuta nel nostro sito e, leggendolo, si è ricordata di aver avuto un incidente sportivo qualche tempo prima. A quel punto le è sorto il dubbio che il problema potesse essere di natura post-traumatica. La botta subita aveva coinvolto anche la zona cervicale?!
Decise quindi di prenotare una seduta per la correzione dell’Atlante presso il nostro centro Atlantomed. Attraverso le foto posturali eseguite durante la seduta, si constatò che la sua cervicale e tutto il corpo avevano assunto un atteggiamento compensatorio, che è risultato notevolmente migliorato subito dopo il trattamento.
Nelle settimane successive, gli episodi di capogiro continuavano a manifestarsi, seppur con minore intensità. Essendole stato spiegato che il corpo ha bisogno di un certo periodo di tempo per correggere i suoi parametri, ha cercato di affrontare il periodo post-trattamento con la maggiore serenità possibile.
Detto fatto, dopo qualche settimana ha avvertito il cambiamento tanto atteso e, in occasione della seconda seduta, mi ha detto che i capogiri erano quasi completamente scomparsi. La sua qualità di vita era migliorata notevolmente e aveva ripreso tutte le attività che aveva dovuto interrompere a causa dei disturbi.
Tamara Martino