La società in cui viviamo ci ha abituati al fatto che il dolore, segnale che qualcosa non va, e le frustrazioni, possono essere eliminate con il comodissimo atto di assumere un farmaco, senza occuparsi della causa. Il tollerare il dolore o un normale e spiegabile disturbo momentaneo, diventa per molti impensabile.
È in questo contesto che ha potuto dilagare l'abitudine di fare ricorso ai farmaci anche per annullare i malanni più innocui e sopportabili.
Leggere il foglio illustrativo degli effetti collaterali dei farmaci è sovente un'impresa da pelle d'oca, visti i gravi e numerosi effetti collaterali che spesso vengono elencati. Eppure la convinzione che sia giusto e legittimo assumere un farmaco, autorizza i più a farne uso.
Si potrebbe pensare che in questo mondo che offre a tutti la possibilità di annullare senza sforzo i mali del corpo e della mente, i comportamenti aggressivi dovrebbero essere aboliti poiché divenuti fuori luogo e fuori moda, in un vivere privo di sofferenze dove la farmacia è il tempio.
Invece no, l'attitudine ad aggredire in modo spesso gratuito è più che mai frequentata, proprio perché la soglia della frustrazione e sempre più bassa, basta poco per farci sentire vittime e sofferenti.
Gli effetti collaterali dei farmaci sarebbero causa di più di 100.000 morti ogni anno tra i pazienti ricoverati negli ospedali americani, in un periodo di 30 anni, dal 1966 al 1996.
Non si è tenuto conto delle morti provocate da dosaggi non corretti, né da errori nell'indicare una terapia, né da stati di tossicodipendenza. Negli Stati Uniti gli effetti collaterali dei farmaci sono circa al quinto posto tra le cause di morte.
Sembra che il numero delle giornate trascorse in ospedale dai pazienti sia diminuito, ma sia aumentata la quantità di farmaci assunti con i loro effetti collaterali, quasi ci fosse un compenso tra le due realtà.
Per quanto concerne il nostro Paese, vanno dai 70.000 ai 100.000 i ricoveri annuali da mettere in relazione con gli effetti collaterali dei farmaci. Sembra dunque che le temibili conseguenze prospettate dai bugiardini dei farmaci non spaventino più di tanto, ma va anche detto che i medici contribuiscono non poco al mantenimento di abitudini come quella in argomento.
Un'indagine recente porta a conoscenza del fatto che 7 pazienti su 10 si dichiarano "non soddisfatti" se escono da uno studio medico senza la prescrizione di un farmaco che curi il malanno per cui ci si è rivolti al medico stesso, per cui quest'ultimo preferisce, forse per sopravvivere, impugnare la penna o il mouse e compilare la ricetta.
Effetti collaterali del riallineamento dell'Atlante
Contrariamente a quanto avviene nella terapia farmacologica, con la tecnica Atlantomed non si deve temere alcun effetto collaterale negativo a lungo termine al di là delle reazioni di assestamento dopo il trattamento. Si tratta infatti di un metodo di riallineamento puramente meccanico che, grazie a un massaggio profondo eseguito con uno specifico apparecchio, riporta l'Atlante disallineato nella sua posizione corretta.
Questo genere di riallineamento dell'Atlante non comporta alcun rischio e tra l'altro, ha dimostrato di ottenere molto spesso un effetto permanente. Infatti, una volta che l'Atlante torna a stabilirsi nella corretta posizione, molto difficilmente tornerà nuovamente fuori posto, a meno che il soggetto non subisca un pesante influsso esterno, come nel caso di un colpo di frusta o di un trauma successivi al riallineamento.