Disturbi gastrointestinali: quali sono e cosa fare?
Negli ultimi anni, i disturbi gastrointestinali sono diventati sempre più comuni. Oltre il 40% della popolazione mondiale soffre regolarmente di sintomi come gonfiore, reflusso, difficoltà digestive o alterazioni dell’alvo, secondo dati dell’OMS. In Europa, quasi 1 persona su 3 accusa problematiche croniche dell’apparato digerente, con un impatto diretto sulla qualità della vita e sulla salute generale.
Nella medicina convenzionale, i pazienti che soffrono di disturbi gastrointestinali generalmente vengono sottoposti ad analisi gastriche che molto spesso non sortiscono alcun risultato apprezzabile e tanto meno consentono di risolvere il problema gastrointestinale.
La causa dei disturbi gastrointestinali talvolta è da ricercare al di fuori dell'apparato digerente. Un elemento fondamentale del corpo, spesso ignorato, potrebbe avere un ruolo centrale: il nervo vago.
Il nervo vago: la via diretta tra cervello e intestino
Il nervo vago è il decimo nervo cranico e il principale responsabile della connessione tra cervello e apparato digerente. Dirige le funzioni involontarie come la produzione di succhi gastrici, la motilità intestinale, la regolazione dell’infiammazione e il rilassamento dello stomaco.
Quando il nervo vago è compresso, irritato o funziona in modo inefficiente, l’equilibrio digestivo viene compromesso.
I disturbi gastrointestinali possono manifestarsi attraverso:
- digestione rallentata o difficoltosa;
- gonfiore dopo i pasti;
- nausea ricorrente;
- reflusso acido persistente;
- senso di nodo alla gola o pressione sotto lo sterno;
- meteorismo;
- diarrea;
- stitichezza.
Il nervo vago gioca un ruolo centrale anche nella gestione dello stress e nella regolazione del sistema nervoso parasimpatico. Non a caso, viene chiamato anche "il grande regolatore dell’equilibrio interno".
Atlante e nervo vago: un collegamento spesso ignorato
L’Atlante, la prima vertebra cervicale, si trova in una posizione strategica alla base del cranio, in prossimità del foro occipitale da cui esce il nervo vago. Se l’Atlante risulta disallineato, può esercitare una compressione indiretta o una tensione irritativa proprio sul nervo vago.
Questa interferenza può alterare la trasmissione dei segnali tra cervello e apparato digerente, causando disfunzioni croniche che difficilmente trovano soluzione con i metodi convenzionali. Il nervo vago è responsabile della regolazione della produzione degli acidi gastrici e della peristalsi e pertanto un suo cattivo funzionamento rientra nelle cause o concause dei disturbi gastrointestinali. Studi recenti indicano come un Atlante malposizionato possa contribuire a una ridotta attività vagale, con ripercussioni su stomaco e intestino.
Ritrovare l’equilibrio attraverso un approccio integrato
Per affrontare i disturbi gastrointestinali in modo completo, è utile adottare una strategia integrata. Alimentazione, movimento e gestione dello stress sono elementi chiave. Ma se alla base del problema c’è una disfunzione vagale legata all’Atlante, serve agire anche su questo livello.
Una correzione professionale dell’Atlante con Atlantomed può ridurre la tensione meccanica sul nervo vago, permettendo una migliore regolazione neurovegetativa. Questo metodo, non invasivo e privo di rischi, può rappresentare un aiuto concreto per il riequilibrio delle funzioni digestive, spesso già percepibile a pochi giorni dopo il trattamento.
Il nervo vago e l’Atlante formano un asse poco conosciuto ma essenziale per la salute digestiva. Quando questo equilibrio viene compromesso, i disturbi gastrointestinali possono diventare cronici. Considerare anche questa connessione, attraverso la correzione dell’Atlante, può aprire nuove strade verso il benessere.
Uno studio dimostra che la tecnica di riallineamento dell’Atlante Atlantomed porta a un miglioramento dei disturbi gastrointestinali nel 69% dei casi.
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