Dislessia
La dislessia è una condizione neurobiologica che influisce sulla capacità di leggere, scrivere e comprendere i testi scritti. Non si tratta di un deficit d’intelligenza, ma di una diversa modalità di elaborazione delle informazioni.
Secondo la International Dyslexia Association, si stima che la dislessia colpisca circa il 10% della popolazione mondiale. In alcuni paesi, come gli Stati Uniti, la percentuale sale fino al 15-20%, includendo anche i disturbi correlati. In Italia, circa 2 studenti su 10 manifestano difficoltà specifiche nell’apprendimento, e la dislessia rappresenta la forma più comune.
Tuttavia, molti casi non vengono riconosciuti in tempo, causando frustrazione, demotivazione e senso di inadeguatezza, soprattutto tra i più giovani.
Segnali da non ignorare
Spesso la dislessia inizia a manifestarsi nei primi anni di scuola con la cosiddetta legastenia. I soggetti colpiti, dimostrano ampie lacune nell’apprendimento legate all'incapacità di leggere e scrivere come i loro coetanei, nonostante risultino dotati di un normale livello di intelligenza.
Riconoscere i segnali della dislessia può fare la differenza. Alcuni dei campanelli d’allarme più comuni sono:
- difficoltà nella lettura ad alta voce, spesso lenta e non fluida;
- inversione di lettere o numeri durante la scrittura;
- scarsa comprensione del testo, anche dopo una lettura attenta;
- difficoltà nel memorizzare sequenze, come l’alfabeto o i giorni della settimana;
- fatica nel copiare dalla lavagna o da un libro.
Questi segnali possono variare da persona a persona, ma quando persistono nel tempo meritano attenzione e ascolto.
Dislessia e vita quotidiana
Chi vive con la dislessia affronta ogni giorno ostacoli che per altri possono sembrare semplici. Leggere un cartello stradale, scrivere una mail, affrontare un esame o leggere un libro può diventare una sfida. Tuttavia, molti hanno imparato a trasformare queste difficoltà in punti di forza.
Numerosi studi dimostrano che le persone dislessiche sviluppano spesso elevate capacità creative, visione d’insieme e abilità nel problem solving. Grandi innovatori, artisti e imprenditori – come Albert Einstein, Agatha Christie e Richard Branson – hanno raccontato di convivere con la dislessia.
Un approccio diverso: la correzione dell’Atlante
Negli ultimi anni, sempre più persone stanno scoprendo un approccio innovativo per sostenere il benessere globale del corpo e della mente: la correzione dell’Atlante. Si tratta di un trattamento rivoluzionario che agisce sulla prima vertebra cervicale, correggendone la posizione qualora questa sia disallineata. Liberando vasi sanguigni e fasci nervosi dalla compressione che la vertebra disallineata causava si ottiene un miglioramento dell'ossigenazione e delle comunicazioni nervose al cervello.
Sebbene non rappresenti una cura diretta per la dislessia, molte testimonianze riferiscono miglioramenti in termini di concentrazione, coordinazione e capacità cognitive dopo la correzione dell’Atlante. Molti genitori hanno osservato un sensibile miglioramento dei risultati scolastici ottenuti dai propri figli, grazie al riallineamento dell’Atlante.
Ad oggi non si conosce esattamente la ragione per cui il riallineamento dell’Atlante influisca sulla dislessia.
Tuttavia, esplorare nuove soluzioni, come la correzione dell’Atlante, può offrire un supporto complementare e naturale per migliorare la qualità della vita.
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